GLUTATIONE: un potente alleato contro le infezioni

Il glutatione o GSH è una molecola naturale costituita da tre amminoacidi, acido glutammico, cisteina e glicina. Questa particolare composizione chimica conferisce al glutatione un’elevata capacità di ossidarsi o ridursi, proteggendo le proteine e gli altri composti ossidabili dall’azione deleteria dei radicali liberi.

Più in particolare, questa sostanza rientra nella composizione di un gruppo di enzimi ad azione antiossidante (glutatione perossidasi, la cui attività è legata alla presenza di selenio) capaci di neutralizzare l’acqua ossigenata, un potente radicale libero, e molti altri perossidi.

Eliminato il pericolo costituito dal perossido, il glutatione ossidato per riacquistare la propria attività antiossidante deve tornare alla sua forma ridotta e questo avviene grazie a un altro enzima, il glutatione reduttasi.

Secondo numerosi studiosi, questa capacità di rigenerarsi continuamente ha contributo a considerare il glutatione come il più potente antiossidante presente nell’organismo umano.

Nelle cellule in buono stato di salute il rapporto tra glutatione ridotto e quello ossidato si mantiene intorno a 9:1; una sua diminuzione è considerata indice di stress ossidativo.

Glutatione: una tigre contro i virus!

Il glutatione è la più importante difesa cellulare che consente all’organismo di prevenire e combattere infezioni e malattie. 

Il glutatione svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria, nella riparazione del DNA e nel processo di disintossicazione che neutralizza farmaci, sostanze chimiche, metalli pesanti, radiazioni, rifiuti metabolici, abbatte virus, batteri e riduce tossine e sostanze cancerogene che sono sempre più presenti nel nostro ambiente.

Il sistema immunitario non può funzionare correttamente senza una quantità abbondante di glutatione e antiossidanti così come le vitamine C ed E. Il glutatione e gli enzimi che lo reintegrano mantengono lo stato antiossidante delle cellule normali a un livello in cui possono evitare le mutazioni di origine radicalica. 

Il glutatione è prodotto da ognuno dei nostri trilioni di cellule e il livello di glutatione nelle nostre cellule è predittivo di quanto tempo vivremo, infatti, senza il suo lavoro di pulizia le cellule iniziano a decadere con l’accumulo di scorie e metalli pesanti.

Il rischio è che in questi ambienti si formino infiammazioni e infezioni. Senza sufficiente GSH, il corpo accumula tossine e residui acidi, degenera rapidamente, invecchia prematuramente e muore più facilmente a causa di infezioni virali e batteriche.

Bassi livelli di questa molecola sono associati a decine di malattie e gioca un ruolo importante quando si tratta di infezioni virali. La supplementazione con GSH è stata ampiamente studiata e ha dimostrato la capacità di inibire la produzione virale e giocare quindi un ruolo importante nella prevenzione delle infezioni.

Glutatione e prevenzione

Il gluatione è un enzima a base di zolfo e può interagire e legarsi a qualsiasi sostanza. Qualunque cosa si attacchi a esso non può sfuggire e viene rimossa dal corpo. Si può perciò dire che questa sostanza sia spazzino naturale del nostro corpo. Ovviamente, tutto ciò che non è normale come batteri, virus e funghi verrà rimosso rapidamente se è presente abbastanza GSH.

Il primo passo nella prevenzione dalle infezioni è quello di costruire un forte Sistema Immunitario

Chi protegge le nostre cellule immunitarie?

Le nostre cellule immunitarie sono progettate per proteggerci, ma cosa protegge le cellule immunitarie? Ovviamente il glutatione, che consente a quelle di nuova formazione di proliferare per attaccare germi e virus.

Il glutatione nutre, protegge e rafforza il nostro sistema immunitario.

Questo enzima dunque fa sì che tutti i componenti del sistema immunitario siano forti e funzionino in modo efficiente, infatti senza l’interazione con il GSH il sistema immunitario rimane debole e sbilanciato. Non importa se un virus o batterio sono mutati o meno, verrà riconosciuto e di conseguenza rimosso. GSH è una prima linea base di difesa e dovrebbe essere usata per tutte le infezioni potenzialmente letali. 

Inoltre esso aumenta la produzione di globuli bianchi per combattere le infezioni, in particolare le cellule T, chiamate linfociti. 

Le cellule T sono al centro della nostra immunità e adattano la risposta immunitaria del corpo a agenti patogeni, infezioni virali e batteriche o qualsiasi cosa le cellule riconoscano come invasiva. 

Gli studi hanno inoltre dimostrato che il glutatione è cibo per le cellule immunitarie, aumentando la forza dei linfociti. In particolare i linfociti delle cellule B identificano l’agente patogeno indesiderato che le cellule T quindi attaccano.

I nostri globuli bianchi sono cellule che aiutano a combattere i virus pertanto hanno bisogno di un’abbondante quantità di GHS per essere in grado di proteggerci in maniera efficace dall’invasione di microrganismi e virus. 

Glutatione: somministrazione

Alla luce di quanto detto finora, il supporto e l’integrazione del glutatione ridotto possono quindi essere utili nei casi di carenza dovuta sia a cause endogene sia esogene.

Questa sostanza può essere prodotta sia a livello endogeno, grazie a un processo metabolico che determina la sua biosintesi a partire dai tre aminoacidi che lo costituiscono (L-Cisteina, L-Glutammato e Glicina), sia derivare da fonti esogene (alimentazione).

Si stima che il GHS assunto con l’alimentazione sia di circa 100 mg/die, ma per poter essere disponibile a livello tissutale deve attraversare numerose barriere organiche che ne riducono l’assorbimento.

Di conseguenza quello che viene ingerito viene quasi completamente degradato nell’intestino a causa degli enterociti che lo utilizzano in quantità significativa, non permettendo il suo passaggio al circolo ematico e quindi la sua distribuzione nei vari distretti corporei. Infine, il transito epatico ne “fagocita” un’ulteriore porzione, quindi solo una piccola parte del glutatione assunto per via orale risulta utilizzabile dall’organismo.

Esistono tuttavia in commercio particolari formulazioni a base di una tecnologia brevettata che ne consente l’assorbimento per via sublinguale. Altre forme di somministrazione sono per via intramuscolare o endovenosa, utilizzate soprattutto in ambito ospedaliero per prevenire effetti collaterali della chemioterapia, Parkinson, Alzheimer, HIV, epatiti.

Ricerche recenti suggeriscono che la melatonina “ormone del sonno” aumenti l’efficacia del glutatione, stimolando la produzione dell’enzima antiossidante glutatione perossidasi. 

Stato nutrizionale e malattia virale

L’associazione tra malattia virale e nutrizione è stata a lungo studiata. Questa teoria suggerisce che quando un ospite è malnutrito, il sistema immunitario è compromesso e di conseguenza si verificherà una maggiore suscettibilità alle infezioni virali. 

Tuttavia, il virus stesso può anche essere influenzato dallo stato nutrizionale dell’ospite. Questo è vero per tutte le infezioni virali. 

Quando si tratta di qualsiasi problema infettivo è fondamentale che l’individuo stia assumendo quantità adeguate di selenio nella dieta o tramite un integratore. 

Ciò perché il glutatione richiede tale sostanza per la sua produzione e attività. Il selenio è un minerale che il corpo incorpora nelle proteine ​​per produrre oltre 25 selenoproteine diverse ​​tra cui vi è la glutatione perossidasi, enzima necessario affinché si esplichi l’attività antiossidante del GHS.  I ricercatori che lavorano con il virus dell’influenza hanno scoperto che gli animali carenti del minerale erano più sensibili alle malattie infettive. 

Anche la Niacina e la Riboflavina sono fondamentali per l’attività della molecola: esse infatti partecipano all’azione della glutatione-reduttasi che ha la funzione di rigenerare il glutatione rendendolo di nuovo disponibile nella forma ridotta.

Man mano che le persone invecchiano o soffrono di malattie, i livelli di glutatione nel sangue diminuiscono, causando una riduzione di questo antiossidante che sostiene la vita. 

Oltre 98.000 studi scientifici e articoli sul glutatione sono registrati in PubMed, la biblioteca ufficiale di ricerca medica. Questi articoli ne rivelano il suo ruolo straordinario nella protezione e nella funzione di ogni cellula del corpo umano e nel supporto di salute e funzione ottimali. 

Inoltre mostrano anche le terribili conseguenze dei bassi livelli di GHS e come essi accelerano il processo di invecchiamento.

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