Riabilitazione legamento crociato anteriore. Cosa sapere?

La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) è un infortunio molto frequente in diversi sport. Nel calcio, circa il 15% degli atleti di alto livello ogni anno va incontro a questo infortunio. Ci sono percentuali variabili tra il 5 e il 22% di reinfortuni o di infortuni al ginocchio controlaterale. La fisioterapia ricopre un ruolo fondamentale nel post intervento per la riabilitazione del crociato anteriore.

Riabilitazione del crociato anteriore. Quando iniziarla?

La riabilitazione del crociato anteriore può iniziare nei giorni successivi all’intervento. Gli obiettivi dei primissimi giorni sono:

  • ridurre l’edema e l’infiammazione che si creano in seguito all’intervento
  • recuperare l’estensione di ginocchio fondamentale per il cammino e iniziare a riattivare la muscolatura

Viene concesso immediatamente il carico con l’aiuto di stampelle e in molti casi viene consigliato un tutore per le prime settimane.

Si dibatte molto su quale debba essere il tempo necessario per ritornare all’attività sportiva. Gli sportivi professionisti hanno tempi di guarigione più veloci rispetto a quelli amatoriali.

Non può essere però considerato solo il tempo, il fattore per determinare il ritorno allo sport. Quello che ci dice la letteratura scientifica è che, 9 mesi sono un tempo che permette il ritorno all’attività agonistica con un più basso rischio di recidive. Dopo 6 mesi abbiamo un buon recupero (a patto di aver fatto una buona riabilitazione), ma con un rischio di recidive più alto.

Credo quindi che sia sempre importante valutare da caso a caso. La decisione deve essere presa insieme tra atleta, chirurgo, fisioterapista e preparatore/allenatore in base alle esigenze e possibilità di allenamento dell’atleta.

Quali sono gli obiettivi della riabilitazione post ricostruzione del legamento crociato anteriore?

Gli obiettivi della riabilitazione post intervento del legamento crociato interiore possono essere divisi a seconda della fase di recupero. L’obiettivo finale è quello ovviamente di ritornare all’attività sportiva allo stesso livello precedente, nel più breve tempo possibile, riducendo al minimo il rischio di recidive.

La possiamo dividere in tre fasi: riabilitazione durante la prima fase post intervento, una fase intermedia e una fase di riatletizzazione e ritorno allo sport.

La prima fase: post intervento

Dopo la ricostruzione del crociato anteriore il ginocchio appare spesso gonfio ed edematoso, con una inibizione della forza in particolare del quadricipite e rigidità nei movimenti del ginocchio. Alcuni ortopedici consigliano l’utilizzo di un tutore nelle prime settimane, altri lasciano libero da subito il ginocchio.

Gli obiettivi in questa fase sono:

  • recupero della mobilità del ginocchio (fondamentale è recuperare l’estensione di ginocchio il prima possibile in modo da poter avere uno schema di cammino corretto)
  • ridurre l’infiammazione e quindi il gonfiore causati dall’intervento
  • iniziare il recupero della forza muscolare

Inizialmente si utilizzeranno delle stampelle per ridurre il carico sul ginocchio. E’ importante iniziare subito la riabilitazione del crociato anteriore per capire come gestire queste situazioni. Ed è risultato utile caricare da subito con il cammino la gamba operata.

In questa fase il fisioterapista mobilizzerà il ginocchio per il recupero del movimento e si effettueranno degli esercizi di riattivazione muscolare ed esercizi per recuperare un cammino corretto.

Seconda fase: Fase intermedia

In questa fase post ricostruzione del legamento crociato anteriore l’atleta avrà raggiunto una buona capacità al cammino e una buona mobilità del ginocchio. Il ginocchio non deve più essere gonfio o dolente.

Gli obiettivi sono il recupero:

  • degli ultimi gradi di mobilità articolare
  • della forza muscolare
  • del controllo motorio del ginocchio e della sua stabilità
  • ritorno alla corsa 

Questa fase sarà più o meno lunga in base a diverse variabili: la frequenza dell’allenamento, la capacità del ginocchio di sopportare il carico, la tipologia di intervento e se sono coinvolti anche i legamenti collaterali o una ricostruzione/asportazione del menisco.

Gli esercizi di rinforzo in questa fase saranno gradualmente più complessi. Personalmente preferisco usare degli esercizi più funzionali che, oltre alla forza, richiedano l’attivazione del sistema propriocettivo e di controllo muscolare. Impostando quindi degli esercizi diversi anche in base allo sport praticato per iniziare già da subito a mettere in atto delle strategie di prevenzione delle recidive.

Una volta recuperata la forza muscolare e una buona stabilità l’atleta potrà iniziare a correre. Il ritorno alla corsa post ricostruzione del legamento crociato anteriore avverrà dopo una serie di esercizi propedeutici.

Terza fase: riatletizzazione e ritorno allo sport

È la fase che riporta l’atleta all’attività sportiva e alla competizione.

Gli obiettivi di questa fase sono:

  • ritorno alle capacità atletiche precedenti all’infortunio
  • recupero dei gesti specifici dello sport effettuato
  • ottenere un livello di forza pari all’arto controlaterale o, dove possibile valutare, al livello di forza precedente all’infortunio
  • una prevenzione delle recidive di rottura

In questa fase il recupero è gestito oltre che dal medico e dal fisioterapista, anche dal preparatore atletico. Questo perché è importante riportare l’atleta, oltre che a un ottimo livello di recupero dall’intervento, anche al livello atletico pre-infortunio per ritornare a svolgere l’attività sportiva al livello precedente all’infortunio.

E’ importante in questa fase gestire l’aspetto psicologico dell’atleta che spesso si ritrova ad aver paura o comunque ad avere alcune remore nel rientro all’attività sportiva. Alcuni studio hanno dimostrato che questo aspetto possa influenzare la sicurezza del rientro in campo.

Quando si è pronti a rientrare in campo dopo un operazione al legamento crociato anteriore?

La decisione di rientrare alla completa attività sportiva, quindi alla gara o alla partita, dopo intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore non è affatto decisione semplice e dipende da diversi fattori.

Intanto la tipologia di sport praticato. Sport come il calcio o la pallacanestro dove sono presenti numerosi cambi di direzione e contatti richiedono un tempo più lungo, mentre la corsa o il nuoto richiedono tempi più brevi. Si è visto dalla letteratura scientifica che un rientro prima dei 6 mesi è ad alto rischio di recidive, tra i 6 e i 9 mesi diminuisce, ma rimane comunque sostanziale, oltre i 9 mesi si riduce drasticamente. Uno sportivo professionista avrà tempi mediamente inferiori rispetto uno sportivo amatoriale.

Il tempo però non è l’unica variabile da considerare.

Prima del ritorno in campo infatti è dimostrato essere importante eseguire una batteria di test che metta a confronto i due arti e la differenza deve essere minima. Oltre a test di forza quindi vengono eseguiti dei test sui salti. Se non vengono raggiunti livelli simili tra i due arti il rientro deve essere posticipato.

Riabilitazione e Fisioterapia a Bergamo con Perform Sport Medical Center

Il Perform Sport Medical Center di Bergamo, è il centro di riabilitazione e allenamento di eccellenza del quale sono referente dell’area riabilitativa.

Il centro è specializzato nel recupero post intervento al legamento crociato anteriore e propone un approccio gestito da diversi professionisti. L’obiettivo è quello di gestire l’atleta con un lavoro di equipe che possa fronteggiare le diverse problematiche collegate a questo tipo di infortunio.

Lavorano insieme infatti oltre all’ortopedico, che gestisce ovviamente la fase operatoria, il medico che può gestire le primissime fasi collegate all’infiammazione, il fisioterapista che gestisce la fase riabilitativa, il preparatore atletico che gestisce la fase di riatletizzazione e di ritorno allo sport e lo psicologo dello sport che gestisce le problematiche mentali legate al ritorno sul campo.

Non seguiamo dei protocolli standardizzati in base ai tempi, ma un percorso individualizzato in base alla persona e al livello di sport praticato e alle risposte del percorso riabilitativo.

Il percorso può iniziare nei primissimi giorni dopo l’intervento  al legamento crociato anteriore con il fisioterapista con un lavoro passivo nelle primissime fasi e poi gradualmente sempre più attivo. Continua poi con la parte in palestra riabilitativa per il recupero della forza, della stabilità e della propriocezione. Il successivo lavoro viene fatto in palestra per raggiungere il massimo della forza e della preparazione atletica e sul campo con i lavori sport specifici.

Percorso di performind

PerforMind è una metodologia “evolutiva ludica cognitiva” che permette di lavorare su aspetti importanti e utili ad un atleta professionista e in fase di crescita.

Attraverso incontri programmati individuali o di gruppo, gli atleti possono migliorare il controllo dell’attenzione, le capacità coordinative, la gestione dello stress, i tempi di reazione, la memoria, l’orientamento  spazio-temporale, la visione periferica, l’elaborazione delle informazioni e la presa decisionale.

In un atleta di ritorno da un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore può essere molto utile per creare delle situazioni sempre più complesse che possono riprodurre le azioni della pratica sportiva. Questo è un aspetto non sempre curato per cui l’atleta rientra in campo non ancora pronto a sopportare gli stress psico-fisici di una gara.

In conclusione curiamo ogni aspetto del ritorno allo sport di un atleta operato al legamento crociato anteriore. Ogni riabilitazione può essere decisa insieme tra l’atleta e lo staff in base alle aspettative e obiettivi di ognuno.

Contattaci per un consulto o per aver maggiori informazioni!

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