Cosa genera il dolore alla cuffia dei rotatori? Terapia manuale e cura

La cuffia dei rotatori è un complesso di muscoli che serve a stabilizzare e a muovere la spalla. Spesso è implicata in un dolore di spalla sia negli sportivi che in persone più sedentarie o che usano di frequente la spalla per motivi lavorativi.

Cerchiamo allora di capire che cosa è la cuffia dei rotatori e come gestire i dolori che arrivano da essa.

Quali muscoli fanno parte della cuffia dei rotatori?

La cuffia dei rotatori è costituita da quattro muscoli che producono movimenti di rotazione a livello della spalla. Tre muscoli (sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo) sono dei rotatori esterni, e uno (sottoscapolare) rotatore interno.

I loro tendini sono fusi insieme con la capsula articolare della spalla, una sorta di sacchetto che avvolge l’articolazione e ne da stabilità.

Un ruolo fondamentale dei muscoli della cuffia dei rotatori è infatti quello di dare stabilità alla spalla durante i movimenti. Ovvero fare in modo che il movimento avvenga mantenendo la testa dell’omero nella posizione corretta al fine di evitare situazioni che possono portare dolore a livello della spalla.

Cosa genera il dolore collegato alla cuffia dei rotatori?

É necessario fare chiarezza poiché si trovano, soprattutto in rete, numerose affermazioni riguardo al dolore legato alla cuffia dei rotatori spesso fuorvianti, inesatte e superate.

Innanzi tutto dobbiamo parlare di tendinopatia della cuffia dei rotatori. Spesso infatti il dolore è causato dalla sofferenza dei tendini dei 4 muscoli di cui parlavamo prima. Questi vanno incontro a sofferenza in particolare per un sovraccarico ripetuto per delle attività sportive o lavorative eccessive per il livello che la cuffia è in grado di sopportare in quel momento.

La sintomatologia in una sindrome della cuffia dei rotatori è solitamente debolezza, dolore in particolare nei movimenti di rotazione ed elevazione del braccio.

L’origine del dolore può essere dato da diversi fattori

  • Un infiammazione a livello della borsa sub-acromiale, una struttura che serve ad evitare l’attrito del tendine con l’osso soprastante.
  • Un sovraccarico del tendine stesso dovuto a sovrautilizzo che può avvenire in uno sportivo o a chi fa lavori per cui usa la spalla con movimenti frequenti sopra i 90°.
  • Un eccessivo attrito del tendine con le strutture attorno dovuto ad un deficit della muscolatura nello stabilizzare la testa dell’omero.

É stata dimostrata una scarsa correlazione invece tra lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori e dolore.

É stato trovato infatti in diversi studi che molti soggetti sportivi e sedentari che non hanno mai avuto dolore di spalla, presentano lesioni dei tendini della cuffia alla risonanza magnetico o alla ecografia.

Questo è un dato fondamentale perché vuol dire che possiamo vivere bene e senza dolore anche con un tendine lesionato o degenerato. Ciò non pregiudica l’attività e l’utilizzo della spalla, dato che molti sportivi hanno un’attività professionistica con lesioni della cuffia senza avere dolore. E, non ultimo per importanza, spesso si può fare a meno di un intervento chirurgico.

Come curare una problematica della cuffia dei rotatori?

Il fisioterapista esegue una valutazione, differente da quella del medico, che ha lo scopo di trovare quali sono le componenti che influenzano il dolore della persona.

Il dolore infatti può essere dovuto ad un deficit di forza o di controllo motorio, un problema di rigidità, un problema di posizionamento e controllo della scapola, un eccessivo carico del tendine che porta ad infiammazione.

Da questa valutazione si imposta poi un piano preciso di lavoro dosato sulle singole persone.

Terapia manuale e l’esercizio

Le principali tecniche usate per questo tipo di problema sono la terapia manuale e l’esercizio.

La terapia manuale infatti può essere utile per ridurre il dolore soprattutto nel breve periodo.

Sicuramente l’esercizio terapeutico opportunamente dosato è attualmente la terapia più efficace nel trattamento delle problematiche della cuffia dei rotatori.

Gli esercizi vengono impostati e dosati in base a ciò che si trova dalla valutazione. Saranno diversificati a seconda che si voglia lavorare sull’aumento di forza, controllo motorio o per ridurre il dolore.

L’esercizio graduale infatti è utile per riabituare il tendine al carico in quei casi di sovraccarico.

É utile per ridare forza ai muscoli della cuffia dei rotatori e serve, inoltre, a migliorare il controllo motorio e quindi a mantenere la centralità della testa dell’omero durante tutti i movimenti.

Quanto tempo serve per guarire?

Molte persone hanno dolore alla spalla per molto tempo. A volte rimane per mesi. Ci sono persone che hanno ancora dolore ad uno o due anni dall’insorgenza dei sintomi.

Questo non è sinonimo di maggior gravità della situazione. Se ad esempio è presente un deficit muscolare e non viene adeguatamente trattato con degli esercizi specifici, difficilmente si può recuperare autonomamente. 

A volte il nostro cervello è talmente sensibilizzato al dolore che continua a farci sentire male anche quando non vi è più il danno. Questo fenomeno prende il nome di sensibilizzazione centrale.

Un buon piano di trattamento per una tendinopatia può aver bisogno di due o tre mesi di esercizio per guarire.

Quindi non abbiate paura se il dolore persiste da tempo. Forse non è stato ancora trattato in maniera specifica.

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